Esplora Chiusa e dintorni

Monastero di Sabiona

Chiamato anche “Acropoli del Tirolo”, il monastero per la sua archeologia, storia e arte merita grande attenzione. A seguito del trasferimento della sede vescovile a Bressanone, nel 990 circa, a Sabiona venne eretta una rocca vescovile, in gran parte distrutta da un incendio nel 1533. Le monache benedettine abitano ancora oggi, in assoluta clausura, il monastero sul monte e conferiscono a Sabiona la sua forte aurea spirituale.

Chiusa - La città degli artisti

Cento anni fa c’era già una vivace vita artistica e anche il grande maestro Albrecht Dürer si fermò a Chiusa durante il suo viaggio in Italia. Il ritratto che l’artista fece a Chiusa si ritrova sullo sfondo della figura allegorica “Nemesi – Grande Fortuna“. Ancora oggi Chiusa si annovera fra i più bei centri storici d’Italia: le facciate merlate dei palazzi, gli ampi bovindi e gli antichi stemmi delle locande hanno affascinato il club “I borghi più belli d´Italia”.

LA PASSEGGIATA DI CHIUSA

Il sentiero con i suoi giardini disegnati con amore e le sue case strette e colorate, vi invita a passeggiare e ad andare a zonzo direttamente dal centro della città.

gassltörggelen

In autunno in Valle Isarco comincia la stagione del Törggelen. A Chiusa si celebra questa tradizionale usanza con una grande festa: La festa del Törggelen. Chiusa, la città degli artisti, si dedica tre sabati alla tradizione del “Törggelen” e si trasforma in una specie di osteria all’aperto. Attraverso le vie della città, diversi stand gastronomici offrono una varietà di specialità sudtirolesi: canederli, ravioli “mezze lune” ripieni, salsicce casarecce con crauti, dolci e castagne arrostiste.

dürerstein a Chiusa

Era l’autunno del 1494 quando il giovane pittore Albrecht Dürer si fermò a Chiusa e salì i pendii del Monte Tschan sul versante sinistro della valle. Un bellissimo sentiero porta oggi da Chiusa a questi pendii dove dopo pochi minuti si raggiunge una panchina. Da qui il pittore disegnò la cittadina di Chiusa. Purtroppo la sua opera è andata perduta. È rimasta però un incisione su rame come sfondo alla sua figura allegorica “La grande fortuna”. Ha ragione, quando Chiusa si definisce la cittadina di Dürer. Chi vuole recarsi nel posto sopra citato deve andare alla pietra di Dürer (Dürerstein).

mercatino medievale

Il romantico centro storico di Chiusa offre uno scenario naturale, un ambiente fiabesco in cui gli abeti si allineano uno vicino all’altro. In alcuni angoli il tempo sembra essersi fermato. Il fascino delle epoche passate fluisce da tutti gli angoli, dove antichi attrezzi contadini, oggetti rustici e decorazioni natalizie naturali attirano l’attenzione dei visitatori. Per le strade si accendondo centinaia di candele, che disegnano delicati giochi d’ombre sulle facciate storiche del borgo. Candela dopo candela si forma un percorso illuminato attraverso i vicoli sinuosi della città medievale. L’atmosfera di secoli passati trasuda da ogni angolo della cittadina. La magica atmosfera di Natale quasi da fiaba riaccende i ricordi d’infanzia e riscalda i cuori. Suoni d’organetto accarezzano l’udito, corni alpini intonano antiche musiche d’Avvento.

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